DONAZIONI TRA GENITORI E FIGLI: ECCO COSA CAMBIA (IN MEGLIO)

Con la sentenza n. 8053 del 21 marzo 2024, la Cassazione ha fatto chiarezza su un tema controverso, quello delle donazioni informali tra genitori e figli. La Corte ha stabilito che tali donazioni non sono soggette ad imposta se non vengono formalizzate con un atto pubblico.

Cosa cambia con la nuova sentenza?

Prima di questa sentenza, c’era incertezza normativa sulla tassazione delle donazioni informali. In alcuni casi, l’Agenzia delle Entrate aveva contestato l’esenzione fiscale, sostenendo che la donazione doveva essere considerata come un atto indiretto di trasferimento di ricchezza.

La nuova sentenza ha chiarito che:

  • Le donazioni informali tra genitori e figli non sono soggette ad imposta, a prescindere dal loro valore.
  • La stessa regola vale per le donazioni indirette, come il pagamento da parte dei genitori dell’acquisto di una casa per il figlio.
  • L’esenzione fiscale vale solo se la donazione non supera 1 milione di euro.
  • Se la donazione supera 1 milione di euro, ma viene dichiarata dal contribuente nel contesto di una procedura di accertamento di tributi, non è soggetta ad imposta.

Quali sono le implicazioni della nuova sentenza?

La nuova sentenza semplifica le procedure per le famiglie che desiderano fare donazioni ai figli. Inoltre, favorisce il passaggio generazionale di ricchezza.

Cosa fare se si vuole fare una donazione informale da genitore a figlio?

  • Se la donazione non supera 1 milione di euro, non è necessario fare nulla.
  • Se la donazione supera 1 milione di euro, è consigliabile conservare la prova del trasferimento del denaro o del bene (bonifico bancario, atto di compravendita, ecc.).

Conclusioni

La sentenza della Cassazione n. 8053/2024 è una buona notizia per le famiglie che desiderano fare donazioni ai figli. La nuova sentenza semplifica le procedure e favorisce il passaggio generazionale di ricchezza.

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