12 Apr 2024

CONDOTTE RIPARATORIE: INTERVIENE LA CORTE COSTITUZIONALE

Reati estinguibili con condotte riparatorie: ampliate le possibilità con la sentenza n. 45/2024 della Corte Costituzionale.

 

Con la sentenza n. 45 del 2024, la Corte Costituzionale ha stabilito un ampliamento delle possibilità di estinguere i reati mediante condotte riparatorie.

In accoglimento della questione sollevata dal giudice di pace di Forlì, la Consulta ha dichiarato irragionevole la previsione contenuta nell’art. 35, co. 1, del d.lgs. n. 274/2000.

La norma in questione limitava la possibilità di estinguere il reato mediante condotte riparatorie al periodo “prima dell’udienza di comparizione”. Secondo la Corte, tale limitazione risultava contrastante con il principio di uguaglianza (art. 3 Cost.) e con il principio giuridico del cosiddetto favor rei (art. 7 C.p.p.).

Con la sua pronuncia, la Corte ha stabilito che le condotte riparatorie potranno essere effettuate fino all’apertura del dibattimento, come già previsto dall’art. 29, co. 7, del d.lgs. n. 274/2000.

La sentenza rappresenta un importante passo avanti nella tutela dei diritti dei cittadini, in quanto:

  • Favorisce la riconciliazione tra le parti.
  • Promuove il reinserimento sociale del reo.
  • Offre un’alternativa al processo penale tradizionale.

Cosa cambia:

  • Le persone imputate avranno più tempo per adempiere alle condotte riparatorie.
  • I giudici avranno maggiore discrezionalità nella valutazione delle condotte riparatorie.
  • Le vittime dei reati avranno maggiori possibilità di ottenere il risarcimento dei danni.

La sentenza n. 45 del 2024 della Corte Costituzionale è un importante precedente giurisprudenziale che avrà un impatto significativo sulla prassi giudiziaria in materia di reati estinguibili mediante condotte riparatorie.

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