OMICIDIO NAUTICO E LESIONI NAUTICHE: LE NUOVE FATTISPECIE DI REATO

Nel mese di settembre, la Camera dei Deputati ha votato a favore dell’inserimento dell’omicidio nautico e delle lesioni nautiche nel codice penale italiano, una decisione che è stata seguita dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, rendendo ufficiale questa nuova legge. Questa modifica riguarda l’articolo 589-bis del codice penale, che disciplina l’omicidio stradale e ora include l’omicidio nautico.

Il nuovo articolo prevede:

  1. Reclusione da 2 a 7 anni per chiunque, per colpa propria, causi la morte di una persona con la violazione delle norme sulla circolazione stradale o marittima o interna.
  2. Reclusione da 8 a 12 anni se il reato è commesso in stato di ebbrezza alcolica o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope, causando la morte di una persona.

Questo reato è perseguibile solo su querela della persona offesa, a meno che non siano presenti circostanze aggravanti.

Inoltre, l’articolo 590-bis del codice penale, che riguarda le lesioni personali gravi o gravissime stradali o nautiche, è stato sostituito. Ora stabilisce che chiunque, per colpa propria, provochi lesioni personali con la violazione delle norme sulla circolazione stradale o marittima o interna, sarà punito con:

  1. Reclusione da tre mesi a un anno per lesioni gravi.
  2. Reclusione da uno a tre anni per lesioni gravissime.

Infine, sono state apportate modifiche anche all’articolo 381 del codice di procedura penale (c.p.p.), dove dopo le parole “lesioni colpose stradali” sono inserite le seguenti: “o nautiche”. Nell’articolo 380 del codice di procedura penale, la lettera m-quarter è stata sostituita dalla seguente: “delitto di omicidio colposo stradale o nautico previsto dall’articolo 589-bis, secondo e terzo comma, del codice penale, salvo che il conducente si sia immediatamente fermato, adoperandosi per prestare o attivare i soccorsi, e si sia messo immediatamente a disposizione degli organi di polizia.”

Questi importanti cambiamenti legislativi stanno ridefinendo il modo in cui l’Italia affronta i reati legati alla circolazione stradale e marittima, ponendo una maggiore enfasi sulla sicurezza e la responsabilità.

Le fattispecie saranno in vigore dal 25 ottobre 2023.

 

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