In una recente pronuncia del Tribunale di Genova (Trib. Genova, sez. I civile, ord., 2 agosto 2022), Google è stata condannata alle spese legali e ritenuta responsabile come hosting provider per le ripetute recensioni diffamatorie che un ristorante di Genova stava subendo da mesi ad opera di ignoti.
Le recensioni contenevano infatti riferimenti a prodotti non commercializzati dal ristorante e descrivevano località diverse da quelle dove è ubicato il locale: risultato, un notevole calo del punteggio attribuito da Google al predetto ristorante, con corrispondente intuibile danno economico per il titolare.
A seguito del ricorso cautelare ex art. 700 c.p.c., il Tribunale ligure ha emesso un decreto inaudita altera parte con cui ordinava a Google di rendere inaccessibili le recensioni denunciate come false e di ripristinare il punteggio assegnato al ristorante antecedentemente alla pubblicazione di tali commenti.
In effetti Google provvedeva alla rimozione delle false recensioni, si costituiva in giudizio eccependo in via preliminare la carenza di interesse di agire del ristorante per cessazione della materia del contendere (avendo nel frattempo provveduto ad eliminare le recensioni): all’udienza il ristorante eccepiva la nullità e/o inesistenza della procura rilasciata da Google.
Il Giudice nel provvedimento conclusivo ha sì dichiarato cessata la materia del contendere (trattandosi di ricorso cautelare ed essendo state eliminate le recensioni prima dell’udienza), ma ha condannato Google al pagamento delle spese processuali di parte ricorrente, ribadendo la responsabilità quale hosting provider per i contenuti pubblicati.
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